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Tetraidrocannabinolo per i sintomi neuropsichiatrici nella demenza


E’ stata studiata l'efficacia e la sicurezza di basse dosi di Tetraidrocannabinolo per via orale ( THC ) nel trattamento di sintomi neuropsichiatrici correlati alla demenza mediante uno studio in doppio cieco, randomizzato, controllato con placebo.

I pazienti affetti da demenza e sintomi neuropsichiatrici clinicamente rilevanti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Tetraidrocannabinolo 1.5 mg oppure placebo 3 volte al giorno per 3 settimane.

L'esito primario era il cambiamento alla scala NPI ( Neuropsychiatric Inventory ), valutato al basale e dopo 14 e 21 giorni.

24 pazienti hanno ricevuto Tetraidrocannabinolo e 26 hanno assunto placebo.

I sintomi neuropsichiatrici si sono ridotti durante entrambe le condizioni di trattamento.
La differenza nella riduzione dal basale tra Tetraidrocannabinolo e placebo non è risultata significativa ( differenza media alla scala NPI totale: 3.2 ), né ci sono stati cambiamenti nei punteggi per agitazione ( scala CMAI [ Cohen-Mansfield Agitation Inventory ] 4.6 ), qualità di vita ( Quality of Life-Alzheimer's Disease -0.5 ), o attività della vita quotidiana ( Barthel Index 0.6 ).

Il numero di pazienti che ha manifestato eventi avversi lievi o moderati è risultato simile ( Tetraidrocannabinolo, n=16; placebo, n=14, P=0.36 ).
Non sono stati osservati effetti su segni vitali, peso, o memoria episodica.

In conclusione, Tetraidrocannabinolo orale a 4.5 mg al giorno non ha mostrato alcun beneficio nei sintomi neuropsichiatrici, ma è risultato ben tollerato, il che aggiunge conoscenze preziose alle scarse prove su Tetraidrocannabinolo nella demenza.
Il profilo benigno degli eventi avversi di questo dosaggio permette studi a dosi più elevate per capire se siano efficaci e altrettanto ben tollerate. ( Xagena2015 )

van den Elsen GAH et al, Neurology 2015; 84: 2338-2346

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